AMERICA/BRASILE - Mons. Casaldáliga, 88 anni: “in Europa non torno più, rimango nel Terzo Mondo”

venerdì, 15 gennaio 2016 vescovi   diritti umani  
Pedro Casaldáliga

Pedro Casaldáliga

Sao Felix (Agenzia Fides) – "Il mio sogno era di andare in Africa quando fosse arrivato il momento della pensione, per vivere nella preghiera e nella solidarietà con i fratelli di quel continente di emarginati. La salute però non aiuta il mio sogno e non voglio essere di peso a nessuno. Quindi in Europa non torno più. Rimango nel Terzo Mondo": lo ha detto il Vescovo emerito della Prelatura di Sao Félix do Araguia (Mato Grosso) in Amazzonia, in un breve messaggio inviato anche a Fides.
Il Vescovo spagnolo Pedro Casaldáliga, che il prossimo 16 febbraio compirà 88 anni e da alcuni anni è malato di Parkinson, è considerato la voce dei poveri, degli indigeni e dei senza terra dell'Amazzonia brasiliana. In Brasile dal 1968, dopo aver trascorso sette anni come missionario in Guinea equatoriale, clarettiano (CMF), è uno dei rappresentanti della teologia della liberazione ed ha aspramente criticato la dittatura militare che ha governato il Brasile tra il 1964 e il 1985. Nonostante le ripetute minacce di morte ricevute praticamente durante tutta la vita, si è sempre rifiutato di abbandonare la realtà amazzonica. Nel 2012 fu costretto a lasciare la regione per un periodo di tempo (vedi Fides 10/12/2012) a causa della recrudescenza delle minacce in seguito delle sue dichiarazioni a favore degli indigeni Xavante in una disputa con gli allevatori sulla proprietà di alcuni terreni nei pressi di Sao Félix. Cinque anni fa il governo Brasiliano gli ha conferito un premio speciale per il suo lavoro a favore dei diritti umani.
(CE) (Agenzia Fides, 15/01/2016)


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