AFRICA/SUDAFRICA - “Garantire a tutti l’accesso agli studi” chiedono i Vescovi

venerdì, 23 ottobre 2015 vescovi  


Johannesburg (Agenzia Fides) - Offrire opportunità di studio a tutti, indipendentemente dalla situazione economica di chi vuole studiare. È l’appello lanciato dai Vescovi del Sudafrica, dove da giorni gli studenti protestano per l’aumento delle tasse scolastiche.
In un comunicato del Department of Social Action (DSA) della Southern Africa Catholic Bishops Conference (SACBC, la Conferenza che riunisce oltre ai Vescovi del Sudafrica quelli di Botswana e Swaziland) si afferma che “a nessun giovane degno di ricevere un’educazione accademica debba essere negata questa opportunità a causa della sua situazione finanziaria o di quella della sua famiglia”.
“Si tratta - prosegue la dichiarazione pervenuta a Fides - non solo di una questione di giustizia per risarcire le conseguenze dell’apartheid, ma anche di un modo di costruire capacità nazionali che siano competitive a livello globale per consentire lo sviluppo economico e umano del Sudafrica”.
I Vescovi ricordano che la SACBC offre da tempo borse di studio a “centinaia di giovani appartenenti a famiglia a basso reddito che vivono in ambito rurale”, nell’ambito del Rural Education Access Programme (REAP).
“Il DSA riconosce che, viste le condizioni economiche del Sudafrica, è impossibile rendere l’educazione completamente gratuita” ma allo stesso tempo sottolinea che sul lungo termine una persona con un alto livello di istruzione può aumentare di molto il proprio reddito ed è quindi ragionevole aspettarsi che questa ripaghi lo Stato per l’istruzione ricevuta, permettendo ad altri di beneficiarvi.
Per questo motivo, il DSA è favorevole a mantenere lo schema attuale, che prevede la concessione di borse di studio sotto forma di prestiti che lo studente rimborserà in parte, una volta completati gli studi. (L.M.) (Agenzia Fides 23/10/2015)


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