ASIA/IRAQ - A Fides il Vescovo Siriaco di Mosul, rapito e poi liberato grazie all’intervento di Giovanni Paolo II: “Mi sono sentito amato come un figlio”

giovedì, 7 aprile 2005

Baghdad (Agenzia Fides) - Mons. Basile Georges Casmoussa Vescovo di Mosul che lo scorso febbraio fu liberato dopo un giorno di rapimento, grazie anche all’immediato intervento del Santo Padre Giovanni Paolo II, racconta con commozione che” tutte le chiese a Mosul, nelle campagne e anche nei piccoli paesi vicini a Mosul stanno pregando per il Santo Padre. Queste comunità sono costituite da gente semplice ma animate da una fede fervente, piena d’amore per il Sommo Pontefice.
Mons. Basile racconta che ha visitato una scuola dove bambini di 5-7 anni stavano pregando davanti alla foto di Giovanni Paolo II. Di fronte a questo spettacolo - prosegue il Vescovo di Mosul - “io non ho potuto trattenere le lacrime, anche perché in quel momento ho ripensato a come il Santo Padre si è adoperato subito per la mia liberazione, lanciando un appello ai miei rapitori affinché mi liberassero immediatamente”. Monsignore Basile ricorda con commozione l’intervento di Sua Santità per la sua liberazione poiché lo fece con quella premura e attenzione di un padre verso il proprio figlio: “Io mi sono sentito amato come un figlio” ribadisce il Presule. (A.E.) (Agenzia Fides 7/4/2005 righe 18 parole 203 )


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