ASIA/PAKISTAN - Cristiano condannato per blasfemia chiede assoluzione in appello

sabato, 12 dicembre 2015 blasfemia   minoranze religiose   islam   libertà religiosa  

Team di avvocati cristiani in Pakistan

Lahore (Agenzia Fides) - Sajjad Masih Gill, un cristiano condannato all'ergastolo per presunta blasfemia, ha presentato appello all'Alta Corte di Lahore, che ha ammesso la legittimità dell’istanza ed esaminerà il caso. Come riferisce a Fides l'avvocato cristiano Mushtaq Gill, che ne cura la difesa, "Sajjad ha grandi speranze di essere assolto". "In primo luogo – spiega l’avvocato a Fides - il nome di Sajjad non è menzionato nella denuncia sul caso di blasfemia. In secondo luogo, ci sono una serie di discrepanze e contraddizioni tra i testimoni. Le accusa non sono dimostrate ed è un principio di diritto dare all'imputato il beneficio del dubbio, se non vi sono prove inconfutabili".
L'uomo è accusato di aver mandato degli sms blasfemi con il suo telefono cellulare ma diverse circostanze attenuanti sono a suo favore: Sajjad nega di aver inviato quei messaggi e parla di un tranello nei suoi confronti. Sajjad Masih Gill, 31 anni, è stato condannato in primo grado al carcere a vita per un presunto reato commesso nel luglio 2013 a Gojra, in Punjab. Come lui, molti cristiani in Pakistan vivono un calvario giudiziario e chiedono giustizia, difendendosi da accuse false e del tutto pretestuose o inventate. (PA) (Agenzia Fides 12/12/2015)


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