ASIA/PAKISTAN - Studenti cristiani a scuola non possono usare le toilette dei musulmani

giovedì, 12 novembre 2015 diritti umani   discriminazione   minoranze religiose   islam   istruzione  

Faisalabad (Agenzia Fides) – E’ stata minacciata, malmenata, insultata e rinchiusa in un bagno per tre ore per aver utilizzato una toilette utilizzata da studentesse musulmane: è la vicenda di Sara Bibi, studentessa che frequenta una scuola primaria a Samundari, nei pressi di Faisalabad, in Punjab. L’episodio è rivelatore della mentalità discriminatoria diffusa nella società pakistana. I cristiani sono considerati “impuri” e dunque la loro presenza “inquinante”. Si tratta di un episodio in cui anche la fede religiosa conta, in quanto la violenza sulla ragazza è causata dal fatto che lei è cristiana.
E’ stata la preside della scuola a disporre la punizione per la studentessa, tenendola di fatto sotto sequestro per tre ore e dicendole: “Tu sei cristiana, una infedele e come hai osato utilizzare toilette che utilizzano ragazze musulmane?”. Nonostante le suppliche, la ragazza è stata punita e solo alla fine dell’orario scolastico è stata liberata.
I cristiani hanno fermamente condannato “il comportamento disumano della preside”. Il “Pakistan Christian Congress” ricorda a Fides che “i cristiani spesso non possono stare in ristoranti, scuole, università, uffici con i musulmani, né si può bere l’acqua alla stessa fonte. Questa discriminazione è frutto di odio. Il divieto di utilizzare i servizi igienici nelle scuole è assurdo”. Le organizzazioni chiedono al governo del Punjab un'indagine approfondita sull’incidente e misure concrete per promuovere la tolleranza e l’armonia interreligiosa in Pakistan. (PA) (Agenzia Fides 12/11/2015)


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