ASIA/INDIA - Aggressione ai cristiani per “riconvertirli all’induismo”

martedì, 17 novembre 2015 libertà religiosa   minoranze religiose   induismo  

New Delhi (Agenzia Fides) – Estremisti indù hanno attaccato membri della Chiesa Pentecostale indipendente a Kohkameta, nello stato del Chhattisgarh, causando diversi feriti. I fedeli sono stati trascinati fuori dalla chiesa e picchiati con bastoni, mentre gli aggressori chiedevano loro di riconvertirsi all'induismo. Altri abitanti del villaggio sono stati costretti a firmare dichiarazioni in cui esprimevano la rinuncia al cristianesimo. Come riferisce a Fides l’Indian Christian Activist Network, l’aggressione, avvenuta nei giorni scorsi, intendeva porre fine a tutte le attività cristiane del villaggio. Nonostante le minacce di morte, i cristiani aggrediti hanno riferito l'accaduto alla polizia e ai media.
In una nota pervenuta a Fides, Sua Ecc. Mons. Felix Machado, Vescovo di Vasai e Presidente dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso nella Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia (FABC), nota con dispiacere che “in India avvengono omicidi, incendi di luoghi sacri, incendi delle istituzioni religiose” in nome di una idelogia, l’Hindutva, che porta avanti “il disegno dell'India come una nazione indù”, mentre le conversioni alle altre religioni “sono viste come una minaccia all'integrità nazionale dell'India e fattore chiave per il declino presunto dell'induismo”. “La questione della libertà religiosa in India – osserva il Vescovo – è diventata estremamente complessa negli ultimi anni. Diversi Stati indiani hanno emanato leggi anti-conversione, provvedimenti che di fatto limitano la libertà religiosa”. (PA) (Agenzia Fides 17/11/2015)


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