ASIA/PAKISTAN - Proteste a Youhanabad: altri 13 cristiani rilasciati su cauzione

giovedì, 29 ottobre 2015 minoranze religiose  

Lahore (Agenzia Fides) – La Corte Suprema del Pakistan ha concesso la libertà su cauzione a 13 cristiani che erano accusati dalla polizia, in carcere per danneggiamento di proprietà del governo durante le proteste del 15 marzo scorso, quando esplosero rabbia e violenza dei fedeli dopo gli attentati a due chiese a Youhanabad, quartiere di Lahore (vedi Fides 16/3/2015).
Come riferisce a Fides l’Ong CLAAS (“Centre for Legal Aid, Assistance and Settlement”), già nel luglio scorso ad altri cristiani, denunciati anche per “atti terroristici”, era stata concessa la libertà su cauzione, mentre ad altri è stata negata (vedi Fides 3/6/2015). “Il governo del Punjab sta seguendo questo caso e ha presentato una petizione alla Corte Suprema chiedendo di annullare il provvedimento di cauzione” nota CLAAS.
Nella primavera scorsa, in tre distinti raid, furono arrestati e denunciati circa 500 fedeli, accusati di aver provocato i disordini che seguirono agli attentati, durante i quali due dei presunti complici furono linciati. Quelle proteste, notano i leader cristiani, costituiscono “una macchia sui cristiani in Pakistan” e hanno avuto l’effetto di oscurare gli attacchi alle chiese, spostando l’attenzione sulla folla che si è fatta giustizia da sola.
Oltre al gruppo di 13, vi sono ancora 41 cristiani in carcere, accusati di aver partecipato al linciaggio dei due musulmani sospettati di essere complici dei terroristi. A questi fedeli l’Ong CLAAS continua a fornire assistenza legale gratuita. (PA) (Agenzia Fides 29/10/2015)


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