ASIA/INDONESIA - Moratoria sulla pena capitale: apprezzamento della società civile e della Chiesa

venerdì, 27 novembre 2015 pena di morte  

Giacarta (Agenzia Fides) – L’Indonesia ha dichiarato una moratoria sulle esecuzioni capitali. Secondo gli osservatori, la decisione è stata presa per motivi economici, dato che diversi paesi avevano paventato un riduzione dei rapporti commerciali con l'Indonesia, se le esecuzioni capitali fossero continuate. Le ultime esecuzioni (14 giustiziati nel 2015) hanno riguardato soprattutto persone coinvolte nel traffico di droga.
L’opzione della moratoria è stata salutata con favore da attivisti e leader della Chiesa in Indonesia
Come riferito a Fides, l’Institute for Criminal Justice Reform, con sede a Jakarta, ha dichiarato di apprezzare la decisione di sospendere le esecuzioni, esortato il governo a concedere clemenza ai detenuti nel braccio della morte. Favorevole anche la National Union of Peoples' Lawyers e altre organizzazioni della società civile.
I Vescovi indonesiani, nella recente “Conferenza nazionale della Chiesa cattolica indonesiana”, hanno ribadito la contrarietà alla pena capitale, applicata in Indonesia per molti reati fra cui il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti. La Chiesa sostiene che la pena di morte è una forma disumana di punizione e che non è efficace nel dissuadere la criminalità, aveva ricordato la Commissione “Giustizia e pace” dei Vescovi indonesiani, chiedendo più volte al presidente Widodo, prima della moratoria, di riconsiderare la decisione di applicare la pena capitale. (PA) (Agenzia Fides 27/11/2015)


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