AFRICA/KENYA - Un programma per combattere miseria ed emarginazione e favorire i diritti di donne e bambini

martedì, 27 ottobre 2015 povertà  

John and Melanie (Illingworth) Kotsopoulos

Mandera (Agenzia Fides) – Per molte donne del municipio di Mandera, zona di difficile accesso, insicura e arida nel nordest del Kenya, la vita è un continuo di sofferenza e lotta per la sopravvivenza, dall’infanzia all’età adulta. Da piccole le bambine subiscono la mutilazione genitale che lascia loro lesioni fisiche e psicologiche permanenti. La maggior parte delle bambine sono costrette a sposarsi appena adolescenti, abbandonando la scuola e soggette a gravidanze precoci. Mandera è la tipica comunità emarginata e soffocata dai conflitti interni, dall’estremismo, dal precario sviluppo umano e dal terrorismo trasfrontaliero. Gli abitanti vivono in povertà, miseria e disperazione. Tutti questi fattori fanno si che qui il tasso di mortalità materna arrivi a 3795 decessi ogni 100mila nati vivi. Inoltre, le tradizioni culturali, come la condizione di emarginazione femminile, la mutilazione genitale e il matrimonio precoce, non fanno che peggiorare una situazione già grave.
Qualche speranza di cambiamento si avverte ora grazie alla decentralizzazione del Governo, alla decisione di dare più potere alle autorità locali che possono concentrarsi sulla creazione di centri sanitari che offrano servizi di base a madri e figli. L’idea è quella di creare nuovi modelli di prodotti e servizi per migliorare la salute materna e infantile tra la popolazione più vulnerabile. Per affrontare la problematica, di recente un gruppo composto da rappresentanti di vari organismi, tra i quali la Presidenza del Kenya, il Ministero della Sanità, la Croce Rossa locale, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), ha visitato Mandera con l’obiettivo di mettere a disposizione 25 mila persone per l’assistenza sanitaria primaria. Tra le principali attività previste, ci sono quelle di rafforzare la gestione della catena di fornitura di prodotti per la salute, aumentare la disponibilità e la domanda per i servizi destinati ai giovani, formare competenze professionali, responsabilizzare i giovani e fare ricerca. (AP) (27/10/2015 Agenzia Fides)


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