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Kitgum (Agenzia Fides)- “Ho appena finito la Messa di suffragio per Giovanni Paolo II con gli studenti delle scuole della zona. Vi erano 3mila tra bambini e ragazze che hanno partecipato commossi” dice all’Agenzia Fides p. Tarcisio Agostoni, da Kitgum nel nord dell’Uganda.
“Abbiamo saputo della morte del Santo Padre in circostanze drammatiche. A causa del fuso orario la notizia ci è stata comunicato a mezzanotte, ora locale. Ho suonato subito le campane a morte e la gente è accorsa a vedere cosa è successo, anche perché 2 ore prima c’era stato un agguato dei ribelli della LRA (Esercito di Resistenza del Signore) e temevano che la guerriglia avesse colpito di nuovo. Quando hanno saputo di quello che si trattava, ci siamo messi a pregare per il Santo Padre” prosegue il missionario.
“La popolazione di Kitgum ama Giovanni Paolo II e molti di loro ricordano con affetto la visita che il Santo Padre fece in Uganda nell’aprile 1993” ricorda il missionario. “Il 6 aprile di quell’anno, il Santo Padre si recò a Gulu, il capoluogo della regione settentrionale. Kitgum si trova a un centinaio di chilometri da Gulu, ma 2.600 persone vi si sono recate a piedi impiegando 3 giorni di cammino per incontrare il Papa. Molti di loro sono ancora in vita e si sono commossi nel ricordare l’abbraccio ideale con il Papa”.
“La visita di Giovanni Paolo II ha segnato la storia della Chiesa ugandese. Con grande finezza il Santo Padre visitò i 4 punti cardinali del paese: l’est evangelizzato dai missionari statunitensi, l’ovest evangelizzato dai missionari di Mill Hill, il nord dai missionari italiani, e il sud dai Padri Bianchi” dice p. Tarcisio. “Ora Giovanni Paolo II veglia su di noi dall’alto dei cieli. Abbiamo bisogno del suo aiuto perché la guerra continua. Proprio questa notte sono stati rapiti altri bambini”. (L.M.) (Agenzia Fides 5/4/2005 righe 26 parole 331)
