AFRICA/BURUNDI - Il governo respinge l’invito al dialogo “con tutti” rivolto dai Vescovi

giovedì, 24 settembre 2015

il Presidente Pierre Nkurunziza



Bujumbura (Agenzia Fides) - “Nessun accordo con chi è accusato di attività insurrezionali” ha affermato il governo del Burundi respingendo l’invito al dialogo “senza escludere nessuno” rivolto dai Vescovi locali per far uscire il Paese dalla crisi politica conseguente al terzo mandato del Presidente Pierre Nkurunziza.
In un messaggio letto domenica 20 settembre in tutte le parrocchie del Burundi e diffuso da Radio Maria, Mons. Gervais Banshimiyubusa, Vescovo di Ngozi e Presidente della Conferenza Episcopale, aveva rivolto un pressante invito al “vero dialogo”.
“Dobbiamo accettare di sederci insieme, senza escludere nessuno, per diagnosticare insieme la malattia che ci affligge e trovare il rimedio adatto” ha sottolineato Mons. Banshimiyubusa.
“È necessario - prosegue il messaggio - che i veri attori del conflitto che lottano per il potere si siedano insieme senza ritardi”.
Mons. Banshimiyubusa ha sottolineato che “la situazione della sicurezza a Bujumbura (la capitale) rimane estremamente inquietante” con “persone selvaggiamente assassinate, rapite e poi uccise, torturate o imprigionate in modo arbitrario”.
“Il nostro appello serva a far sì che non ci sia nessuno che prenda la via della guerra o che prepari quello che potrebbe divenire il pretesto per la guerra” ha concluso Mons. Banshimiyubusa.
L’opposizione, che contesta il terzo mandato del Presidente Nkurunziza, è fatta oggetto di inchieste giudiziarie con l’accusa di insurrezione e di aver appoggiato il tentato golpe militare di maggio (vedi Fides 15/5/2015). (L.M.) (Agenzia Fides 24/9/2015)


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