ASIA/INDIA - I cristiani al Presidente dell’India: “Giustizia per le vittime dei massacri in Orissa”

lunedì, 14 settembre 2015

New Delhi (Agenzia Fides) – Fare giustizia per i cristiani profughi dell’Orissa, sfollati dal distretto di Khandamal, dopo i massacri anticristiani del 2008: lo ha chiesto a Rashtrapathi Bhavan, Presidente dell’India, una delegazione del “Comitato per la Pace e la Giustizia in Kandhamal” che include preti, attivisti e i sopravvissuti alla carneficina anticristiana del 2008. Come riferito a Fides dal Comitato, il Presidente ha ricevuto la delegazione, assicurando il suo sostegno e intervento al Comitato. Le questioni principali segnalate dalla delegazione sono la mancanza di un adeguato risarcimento; l’assenza di nuove opportunità di sostentamento come il lavoro; il fallimento del sistema di giustizia penale; la richiesta di riaprire i casi che sono stati arbitrariamente chiusi
I cristiani che hanno dovuto abbandonare le propri case e la propria terra, nota un comunicato inviato a Fides, vogliono tornare ai loro villaggi e il governo dello Stato di Orissa dovrebbe agevolare il loro ritorno.
Il Comitato ha consegnato al Presidente un Memorandum contenente i punti dolenti principali della vicenda. Il testo, inviato a Fides, chiede “misure urgenti da adottare per garantire la pace nel distretto di Kandhamal” e “che sia fatta giustizia per i sopravvissuti alla violenza”.
A sette anni da quei tragici giorni, “le vittime di Kandhamal, che hanno sofferto traumi psicologici, ancora cercano giustizia in tutti gli ambiti, anche su questioni giuridiche e socio-economiche”.
Il testo cita le “indagini scadenti della polizia, anche a causa di intimidazioni dei testimoni” e chiede una riapertura e una revisione dei processi condotti in modo superficiale: Inoltre si ricorda che “la violenza anticristiana è stata progettata, diretta, istigata dai gruppi fondamentalisti indù, sostenuti da alcuni partiti politici”, invitando a identificare i colpevoli e i complici che hanno avallato la violenza negli ambienti della politica. (PA) (Agenzia Fides 14/9/2015)


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