ASIA/FILIPPINE - Karol Wojtyla nel ricordo personale del Cardinale Jaime Sin

lunedì, 4 aprile 2005

Manila (Agenzia Fides) - Il Cardinale Jaime Sin, Arcivescovo emerito di Manila, ha rilasciato la seguente testimonianza all’Agenzia Fides: “Mentre l’intera Chiesa ha perso un Padre e un Pastore, io ho perso anche un fratello e un caro amico. Non potrò mai dimenticare il Conclave del 1978, quando lo eleggemmo Supremo Pontefice. Eravamo alloggiati insieme perché eravamo fra i cardinali più giovani. Da lì è nata una fraterna amicizia e un legame molto caloroso. Durante gli anni bui della dittatura ha sempre incoraggiato noi Vescovi filippini a promuovere la giustizia e la dignità della persona umana. Più tardi ricordo che, difendendo le posizioni dei Vescovi filippini, ebbe modo di dirmi che la rivoluzione non violenta da noi appoggiata era parte della missione della Chiesa, che era un nostro dovere perseguire la libertà, promuovere la giustizia, difendere i poveri e gli oppressi. Ogni volta che ci incontravamo mi diceva del grande amore per il popolo filippino che ha ampiamente dimostrato: oltre ad aver visitato due volte le Filippine, ha canonizzato il primo santo Filippino, San Lorenzo Ruiz di Manila e beatificato il filippino Pietro Calungsod. Egli è stato davvero nostro padre e noi suoi figli”. (PA) (Agenzia Fides 4/4/2005 righe 19 parole 195)


Condividi: