AFRICA/SENEGAL - Le piogge provocano forti danni alle strutture ecclesiali di Mbour; polemiche per i mancati soccorsi

venerdì, 11 settembre 2015

Dakar (Agenzia Fides) - Le piogge torrenziali che interessano da giorni il Senegal hanno fortemente danneggiato la casa e la scuola della Suore dell’Immacolata Concezione e la chiesa di Santa Marta di Mbour, a 80 km a sud della capitale, Dakar. Secondo informazioni diffuse dalla Chiesa senegalese, pervenute all’Agenzia Fides, le forti piogge cadute per 17 ore di seguito tra domenica 6 settembre e il giorno successivo hanno impedito di celebrare la Messa domenicale.
La casa e le scuola della Suore dell’Immacolata Concezione sono state gravemente danneggiate, dopo aver già subito le conseguenze della precedente inondazione di agosto. Non si lamentano conseguenze per le persone ma i danni materiali sono enormi. Sono andati distrutti, tra l’altro, i frigoriferi ed il materiale scolastico preparato per la ripresa delle lezioni, così come gli arredi e le attrezzature degli uffici.
Secondo “Seneglise”, se da un lato le piogge di quest’anno sono state eccezionali, dall’altro le suore lamentano i cattivi lavori di canalizzazione che hanno aggravato la situazione invece di migliorarla. Anzi, persino la vicina caserma dei pompieri è stata sommersa dalle acque e i vigili del fuoco non sono potuti intervenire con tempestività per prestare soccorso alla popolazione. Solo i giovani del quartiere sono intervenuti, ma non è stato possibile contenere i danni alla chiesa di Santa Marta e alle strutture delle suore.
“Le autorità statali e ancora meno quelle comunali non si sono preoccupati del disastro” ha detto il parroco Paul Waly Ndiaye. “Non pensiamo ad un gesto gratuito, ma ad una mancanza di considerazione. Siamo di fronte ad un reato di mancanza di assistenza a persone in pericolo”.
Le alluvioni sono una piaga ricorrente in Senegal. Secondo la stampa locale, le responsabilità dell’aggravamento del fenomeno sono da condividere tra il governo, che non ha fatto opere di canalizzazione o le ha fatte male, e la popolazione, che ha costruito abitazioni lungo i corsi di scorrimento delle acque. (L.M.) (Agenzia Fides 11/9/2015)


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