ASIA/LAOS - Cristiani arrestati con l’accusa di proselitismo

lunedì, 7 settembre 2015

Vientiane (Agenzia Fides) – Due cristiani sono stati arrestati dalla polizia nella provincia di Khammouan, nell’Est del Laos, per accuse di presunto proselitismo. La polizia ha fatto irruzione nella casa di un cristiano nel villaggio di Nong-hang, arrestando Bountheung Phetsomphone, 43 anni, leader cristiano di un altro villaggio, e Neuy, 40 anni, anch’egli residente in un villaggio vicino.
Come Fides apprende dall’Ong “Human Rights Watch for Lao Religious Freedom” (HRWLRF), Bountheung si era recato a visitare alcune famiglie cristiane del villaggio di Nong-hang e i fedeli hanno iniziato a pregare in casa. Allora sono arrivati i poliziotti che hanno fatto irruzione nell’abitazione. Entrambi, Bountheung e Neuy, sono sposati e hanno tre figli.
Le polizia del distretto monitora la crescita del cristianesimo nella zona dal 2008 e non la vede di buon occhio. Informati dell’arrivo del leader cristiano Bountheung, gli agenti hanno lanciato il raid che, secondo HRWLRF, “è del tutto illegale e contrario alla Costituzione”.
Bountheung è già sotto osservazione dal 2012, quando 300 persone si sono convertite al cristianesimo, dopo aver ascoltato la sua esperienza e la sua testimonianza. Era già stato arrestato nell’agosto 2012 e poi rilasciato. Anche Neuy ha avuto in passato gli stessi problemi, controllato dalla polizia con il sospetto che volesse diffondere la fede cristiana.
Il HRWLRF esorta il governo del Laos a “rispettare il diritto del popolo del Laos alla libertà religiosa, garantita dalla Costituzione” e a fermare l’abuso di potere perpetrato dalla polizia del distretto. (PA) (Agenzia Fides 7/9/2015)


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