AFRICA/SUD SUDAN - Il Presidente ordina il cessate il fuoco, ma esprime forti riserve sull’accordo di pace

venerdì, 28 agosto 2015

Juba (Agenzia Fides) - Il Presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, ha ordinato all’esercito di cessare i combattimenti a partire da oggi, 28 agosto, in conformità agli accordi di pace firmati il 26 agosto (vedi Fides 27/8/2015), che prevedono il cessate il fuoco permanente entro 72 ore dalla loro firma.
Nel siglare l’accordo, il Presidente Kiir ha però consegnato ai mediatori un allegato di 12 pagine dove sono elencati diversi punti ritenuti controversi da parte governativa.
La principale riserva riguarda il posto di Primo Vice Presidente, creato accanto a quello di Vice Presidente, attribuito ai ribelli, guidati da Riek Machar. È previsto che Kiir consulti il suo Primo Vice Presidente per prendere decisioni “collegiali”.
Riek Machar era stato Vice Presidente sotto Kiir, prima che quest’ultimo lo facesse dimettere. Qualche mese dopo la sua cacciata, Machar era stato accusato di un tentativo di golpe che ha innescato la guerra civile nel dicembre 2013.
Altri punti contestati riguardano la ripartizione dei seggi a favore dei ribelli negli esecutivi di tre Stati chiave (Jonglei, Upper Nile e Unity), la smilitarizzazione della capitale federale, Juba, e i 18 mesi previsti per l’unificazione, sotto un nuovo nome, delle forze che si sono combattute nel corso della guerra. Kiir afferma che esiste già un esercito regolare, il cui nome deve rimanere invariato, e per quel che riguarda Juba, invocando una “questione di sovranità”, contesta l’imposizione di ritirare tutte le unità combattenti in un raggio di 25 km dalla capitale entro 90 giorni dall’entrata in vigore dell’accordo. (L.M.) (Agenzia Fides 28/8/2015)


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