AFRICA/LIBIA - Tre cristiani africani rapiti dai jihadisti a sud di Sirte; quattro italiani rapiti a Mellitah

lunedì, 20 luglio 2015

Sirte (Agenzia Fides) – Tre cristiani - un ghanese, un nigeriano e un egiziano copto – sono stati rapiti in Libia da un gruppo jihadista collegato allo Stato Islamico (Daesh). Il rapimento risale all'11 luglio, ma la conferma del sequestro è stata fornita solo ieri, domenica 19 luglio, da Mohammed Hijazi, portavoce militare del governo libico attualmente insediato a Tobruk e riconosciuto dalla comunità internazionale.
Il sequestro è avvenuto nell'area di Nufliyah, a sud di Sirte, in una zona considerata una delle roccaforti dei gruppi jihadisti che si richiamano allo Stato Islamico (Daesh), e che stanno allargando il proprio raggio d'azione nel caos libico seguito all'intervento occidentale e alla caduta del regime di Muammar Gheddafi. Il gruppo jihadista ha rivendicato il rapimento sui social media, pubblicando le foto dei documenti d'identità dei tre rapiti, senza fornire ulteriori particolari.
Secondo fonti egiziane consultate dall'Agenzia Fides, sarebbero in corso tentativi per verificare la possibilità di ottenere la liberazione dei rapiti attraverso il pagamento di un riscatto.
Intanto ieri sera, 19 luglio, quattro italiani sono stati rapiti a Mellitah. Si tratta di quattro tecnici, dipendenti di una ditta italiana che lavora negli impianti petroliferi nordafricani. Al momento non si hanno altre notizie sulla natura del rapimento né sui suoi autori. (GV) (Agenzia Fides 20/7/2015).


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