ASIA/PAKISTAN - Urge una “Squadra speciale di indagine” per i casi di blasfemia

venerdì, 19 giugno 2015

Karachi (Agenzia Fides) – Formare una “Squadra speciale di investigazione” (Joint Investigation Team JIT); liberare Asia Bibi e tutti gli altri imputati in carcere per accuse di blasfemia: lo chiede il “Pakistan Christian Congress” (PCC), indicando la necessità che la squadra di indagini sia composta da membri civili e militari, magistrati e funzionari, che accertino la veridicità delle accuse.
Come riferito in una nota inviata a Fides, Nazir Bhatti, Segretario del PCC ha dichiarato: “I gruppi di estremisti islamici in Pakistan stanno utilizzando leggi sulla blasfemia come un'arma contro le minoranze religiose in Pakistan. Hanno danneggiato l'immagine del Pakistan a livello internazionale, come paese che viola la libertà religiosa e dei diritti umani perché il governo ha fallito nel fermare l'abuso della legge sulla blasfemia”.
Asia Bibi, madre cristiana di cinque figli, è stata arrestata il 19 giugno 2009 e condannata a morte per accuse di blasfemia nel novembre 2010. Dopo la conferma del verdetto da parte dell’Alta Corte di Lahore nel 2014, attualmente è in attesa del processo di terzo grado, davanti alla Corte Suprema.
Di recente il sito web http://america.aljazeera.com ha pubblicato un servizio sul caso di Asia Bibi, rendendo disponibile on-line tutta la documentazione relativa al processo subito dalla donna in primo grado e in appello. Le carte processuali confermano che il processo è stato viziato da evidenti irregolarità e che le prove di condanna dell’imputata sono quanto meno dubbie e contraddittorie. (PA) (Agenzia Fides 19/6/2015)


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