ASIA/SIRIA - Patriarchi e Vescovi delle Chiese Oriente pregano insieme per la pace e commemorano a Damasco il centenario del “Genocidio Assiro”

lunedì, 15 giugno 2015

Damasco (Agenzia Fides) – Il Patriarca Ignatius Aphrem II ha invitato i Patriarchi di Antiochia a partecipare a un incontro ecumenico svoltosi sabato 13 giugno, alla fine del Sinodo della Chiesa siro-ortodossa celebrato a Maarrat Saidnaya, villaggio a trenta chilometri da Damasco. All'invito hanno aderito anche altri tre Patriarchi che portano il titolo di Antiochia: il Patriarca greco-ortodosso Yohanna X, il Patriarca greco cattolico Grègoire III e il Patriarca siro cattolico Ignace Youssef III. Tutti gli ospiti sono stati accolti presso la Cattedrale siro-ortodossa dedicata ai Santi Pietro e Paolo, e hanno preso parte a una preghiera ecumenica e quindi ad un incontro per confrontarsi sulla necessità di affrontare insieme le emergenze vissute dalle comunità cristiane mediorientali.
In particolare, i Patriarchi e i Vescovi hanno pregato per la pace in Siria, per la liberazione dei due Vescovi di Aleppo - il siro-ortodosso mar Gregorios Yohanna Ibrahim e il greco-ortodosso Boulos Yazigi -rapiti nell'aprile 2013, e per chiedere al Signore che “le Chiese di Antiochia possano vivere insieme una comune testimonianza a Cristo in questa regione”.
Nella serata di sabato 13 giugno, i quattro Patriarchi, insieme a Vescovi e rappresentanti di altre Chiese, hanno preso parte ad una commemorazione comune del centenario del cosiddetto “Genocidio Assiro”, a cento anni dalle stragi sistematiche di cristiani siri, assiri e caldei compiute in Anatolia su istigazione del governo dei Giovani Turchi. La commemorazione ecumenica è avvenuta con l'inaugurazione di un monumento nei pressi del monastero siro-ortodosso di Sant'Efrem, dedicato a Sant Efrem, a Maarrat Saidnaya. Lo scorso aprile, a Damasco, vicino al quartiere di Bab Tuma, anche il governo siriano aveva intitolato un giardino ai “martiri siriaci”, in onore delle vittime dei programmi di eliminazione di massa messi in atto in territorio turco nel 1915. (GV) (Agenzia Fides 15/6/2015).


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