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Khartoum (Agenzia Fides) - Il Presidente sudanese Omar al Bashir ha ricevuto assicurazioni da parte del governo sudafricano che potrà lasciare il Paese nonostante la richiesta dell’Alta Corte di Giustizia del Sudafrica alle autorità locali di Johannesburg, di impedirgli di lasciare il territorio nazionale. Lo ha affermato un portavoce del governo del Sudan in Sudafrica, dove il Capo dello Stato sudanese si è recato per il Vertice dell’Unione Africana.
Un gruppo di difensori dei diritti umani aveva presentato una mozione presso un tribunale del Sudafrica affinché le autorità locali arrestassero Bashir in base al mandato emesso nei suoi confronti dalla Corte Penale Internazionale (CPI), con l’accusa di gravi crimini commessi nella regione occidentale sudanese del Darfur.
Il Sudafrica, membro fondatore della CPI, è legalmente tenuto a rispettare l’ordine di arresto, ma è pure membro dell’Unione Africana, che a gennaio ha ordinato ai propri aderenti a non eseguirlo.
La CPI, alla cui fondazione hanno partecipato diversi Paesi africani, è sempre più criticata in Africa, perché vista come uno strumento “occidentale” volto a imporre nel continente nero cambiamenti graditi ai Paesi europei e nord-americani, nonostante il fatto che gli Stati Uniti non vi abbiano aderito.(L.M.) (Agenzia Fides 15/6/2015)
