AFRICA/GUINEA - Credenze infondate mettono a rischio la lotta ad Ebola nel Paese

sabato, 6 giugno 2015

Conakry (Agenzia Fides)- La lotta ad Ebola è a rischio a causa delle violenze che stanno scuotendo alcune zone occidentali della Repubblica di Guinea. Lo afferma la Missione dell’ONU contro Ebola (UNMEER) che sottolinea come “gli incidenti degli ultimi giorni hanno seriamente ostacolato il notevole lavoro degli operatori umanitari ed hanno messo a rischio il trattamento delle persone colpite”. L’organismo dell’ONU ha lanciato un appello alla popolazione perché “sostenga e collabori con gli addetti nazionali e internazionali alla lotta contro Ebola”.
Gli incidenti più gravi si sono avuti a Kamsar (un importante centro minerario a 300 km da Conakry), dove alcuni edifici pubblici sono stati danneggiati; a Tanéné, dove un’ambulanza è stata bruciata; e nella Prefettura di Fria, dove alcuni operatori locali impegnati a sensibilizzare la popolazione della minaccia di Ebola, sono stati attaccati.
Questi episodi sono legati a credenze infondate, secondo le quali la malattia sarebbe propagata dagli stessi operatori sanitari. La diffidenza nei confronti della sanità locale e dei suoi partner internazionali è all’origine dell’aumento dei casi di Ebola in Guinea, dove a differenza di Liberia e Sierra Leone, la situazione rimane preoccupante. Il coordinatore nazionale della lotta contro Ebola, il dottor Sékoba Keita, ha affermato che “comportamenti scorretti” della popolazione, come tenere i malati a casa invece che affidarli ai centri sanitari, “contribuiscono a diffondere la malattia”.
Secondo gli ultimi dati, i casi di Ebola in Guinea sono 3.653 con 2.426 morti (il 66,4%). (L.M.) (Agenzia Fides 6/5/2015)


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