AMERICA/GUATEMALA - I Vescovi: “vogliamo urlare con indignazione: basta! Bisogna rompere il ciclo della corruzione, dell'impunità e del conflitto”

venerdì, 5 giugno 2015

Città del Guatemala (Agenzia Fides) – "I fatti dimostrano la sporcizia della corruzione in cui è caduto lo stato del Guatemala, e siamo arrivati alla sfacciataggine, cosa che ha provocato manifestazioni di massa che esprimono l’indignazione e la rabbia della stragrande maggioranza dei cittadini": così Sua Ecc. Mons. Rodolfo Valenzuela Núñez, Vescovo di Vera Paz, Cobán, e Presidente della Conferenza Episcopale del Guatemala, si è espresso presentando una dichiarazione dei Vescovi in dodici punti intitolata "Il Guatemala ci addolora" (“Nos duele Guatemala”).
I Vescovi affermano che le massicce manifestazioni popolari (vedi Fides 01/06/2015) possono essere una finestra di speranza, ma anche "un rischio di entrare in processi caotici e turbolenti, se non si risponde con immediatezza alle legittime richieste fatte nelle strade e nelle piazze del nostro paese". Il documento spiega che la situazione attuale del paese è dovuta alla scoperta della corruzione organizzata nelle istituzioni statali e dalla vicinanza delle elezioni generali del 6 settembre per scegliere il presidente, vicepresidente, 258 deputati, 338 sindaci e 20 deputati il Parlamento centroamericano. "Davanti a questo panorama - conclude il documento dei Vescovi -vogliamo urlare con indignazione: Basta! Abbiamo bisogno di rompere il ciclo della corruzione, dell'impunità e del conflitto per proporre un Guatemala diverso". (CE) (Agenzia Fides, 05/06/2015)


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