AMERICA/VENEZUELA - Nuova sollecitazione alle autorità a favore dei manifestanti in sciopero della fame

venerdì, 5 giugno 2015

Caracas (Agenzia Fides) – La Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza Episcopale del Venezuela (CEV) ha espresso preoccupazione per lo stato di salute dell'ex sindaco di Tachira, Daniel Ceballos, che sta attuando lo sciopero della fame dalla fine del mese di maggio, ha chiesto alle autorità l'immediato intervento del personale sanitario e la possibilità di poter incontrare il suo avvocato e la sua famiglia. Il comunicato pervenuta a Fides, segnala che Ceballos è ancora detenuto presso il centro di reclusione San Juan de los Morros, a circa 150 km da Caracas, “in attesa di giudizio”, come gli altri manifestanti arrestati dopo le proteste anti-governative della prima metà del 2014.
“L'ex sindaco Ceballos e il leader politico dell'opposizione, Leopoldo Lopez, come riferito dalle loro famiglie, continuano lo sciopero della fame da fine maggio; questo ha portato ad un deterioramento della loro salute fisica che, insieme a condizioni di vita disumane, mettono a rischio la loro vita” viene affermato nel comunicato. “Come raccomandato dal Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, esortiamo con urgenza le autorità venezuelane, a favore di tutti i detenuti politici e soprattutto dell'ex sindaco Daniel Ceballos, che è in cattive condizioni di salute, perché garantiscano l'attenzione sanitaria e possano incontrare i loro avvocati e le famiglie".
Il Venezuela sta vivendo un clima di forte tensione riguardo alla situazione dei “prigionieri politici”. La stampa internazionale segue con interesse la vicenda a causa dello sciopero della fame attuato dagli studenti radunati in una chiesa (vedi Fides 03/06/2015). (CE) (Agenzia Fides, 05/06/2015)


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