AMERICA/CUBA - Piano pastorale della Chiesa cubana per “una comunione dinamica, aperta e missionaria”

martedì, 2 giugno 2015

L’Avana (Agenzia Fides) – “Ci auguriamo che questo Piano pastorale sia per tutti, un camminare della Chiesa pellegrina, nella fede e nella speranza che non delude; per questo proponiamo un semplice itinerario spirituale e di atteggiamenti”: si apre con queste parole il Piano pastorale della Chiesa cattolica a Cuba intitolato “Por el camino de Emaus”, appena pubblicato, di cui è stata inviata notizia a Fides.
Nell’introduzione si esortano “Evangelizzatori ed evangelizzati” a compiere questo cammino “a passi, non a salti”, nella serenità e nella gioia. Vengono quindi proposti quattro passaggi: nel primo viene rivolto a tutti, come battezzati, l'invito a vivere ogni giorno la conversione a Gesù Cristo e alla sua Parola. Fase due: ognuno, come discepolo, annunci la gioia del Vangelo come Buona Novella della salvezza, sentendosi inviato. Fase tre: la testimonianza di amore e di speranza delle nostre comunità e famiglie, sia espressione della comunione e partecipazione missionaria della Chiesa. Fase quattro: portiamo a tutti gli uomini e le donne del nostro Paese, la tenerezza e la misericordia di Dio Padre.
L’ampio documento della Conferenza Episcopale Cubana comprende: una introduzione e una conclusione, il primo capitolo dedicato all’analisi della realtà (sociale, politica, economica, demografica, internazionale, religiosa…), il secondo di carattere biblico-teologico che prende come modello l’incontro dei viandanti di Emmaus con il Signore risorto, quindi il terzo capitolo che presenta una serie di indicazioni operative.
Tra le proposte “per rendere le nostre comunità autentici focolari di fede”, il documento siggerisce: Promuovere la formazione iniziale e permanente dei sacerdoti come operatori di comunione, partecipazione e responsabilità. Avere chiaro il modello di comunità che vogliamo avere e creare a Cuba. Promuovere la creazione e il consolidamento dei consigli pastorali nelle parrocchie e nelle comunità. Coinvolgere e sostenere i laici, soprattutto coloro che possono esercitare i vari ministeri laicali a servizio della vita comunitaria e del lavoro missionario. Operare perché la parrocchia sia comunità di comunità, comunità di piccole comunità e di case di missione, comunità di gruppi e movimenti. Incoraggiare in ogni diocesi una comunione dinamica, aperta e missionaria. Sensibilizzare tutti sul loro dovere di sostenere la vita della Chiesa e della sua missione evangelizzatrice. Promuovere esperienze di collaborazione, ecumenismo e dialogo religioso con le altre Chiese. (SL) (Agenzia Fides 2/6/2015)


Condividi: