AFRICA/CAMERUN - Insicurezza alimentare e scarsità di combustibili nel nord del Paese

mercoledì, 20 maggio 2015

Maroua (Agenzia Fides) – Diventa sempre più difficile trovare generi alimentari nel Camerun settentrionale, non solo a causa della stagione di magra in corso, ma anche per l’insicurezza causata da Boko Haram che ha gravemente danneggiato l’agricoltura e il commercio transfrontaliero. Agenzie umanitarie e autorità locali hanno lanciato il monito sul rischio per 180 mila abitanti della regione di una grave crisi alimentare. Il tasso di malnutrizione tra i minori di 5 anni continua a peggiorare. Oltre il 70% degli agricoltori hanno abbandonato i propri campi dallo scorso anno e molti altri non sono riusciti a seminare in tempo. Inoltre adesso ci sono anche i rifugiati nigeriani che hanno occupato oltre 200 ettari di terreno utilizzato in origine per l’agricoltura. Di conseguenza lo scorso anno la produzione di cereali, come sorgo, miglio, fagioli e riso, è diminuita di oltre il 50%. Nel 2014 sono state prodotte solo 132 mila tonnellate di cereali, rispetto alla media annuale necessaria di 770 mila.
Nelle aree dove i generi alimentari sono ancora disponibili, i prezzi sono notevolmente aumentati e quindi impossibili per la maggior parte della gente che ha perso il lavoro. Anche durante periodi pacifici, il Camerun del nord è sempre stata una regione precaria a causa della mancanza di acqua e del clima. Dal 25 al 30% del terreno è arido. Nella regione non piove per almeno nove mesi l’anno e le temperature spesso superano i 45 gradi Celsius, rendendo difficile l’irrigazione e il lavoro degli agricoltori sotto il sole cocente. Diverse agenzie umanitarie locali, internazionali e governative stanno cercando di portare approvvigionamenti, ma l’insicurezza rende difficile e pericoloso raggiungere i più vulnerabili. (AP) (20/5/2015 Agenzia Fides)


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