AMERICA/CILE - Morti due studenti durante le proteste; la Chiesa lancia un appello alla non violenza

sabato, 16 maggio 2015

Valparaiso (Agenzia Fides) – Una ferma condanna e un appello a riflettere sulla gravità di quanto è accaduto è stata espressa dalla Chiesa cattolica in seguito all'uccisione degli studenti Exequiel Borvarán Salinas (18) e Diego Guzman Farias (24), il 14 maggio durante una marcia di protesta a Valparaiso.
“È una vera tragedia” afferma il Cardinale Ricardo Ezzati, Presidente della Conferenza Episcopale del Cile in una nota inviata a Fides da Santo Domingo (Repubblica Dominicana), dove partecipa all'Assemblea generale del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM). “Esprimo anche la mia ferma condanna per l'episodio di violenza" ha detto l'Arcivescovo di Santiago che ha poi chiesto “il dono della pace”.
Secondo notizie raccolte da Fides durante una protesta degli studenti, che si svolgeva a Valparaíso, due ragazzi sono stati uccisi mentre stavano disegnando dei graffiti su un muro. È stato accusato dell’omicidio un altro ragazzo di 22 anni, proprietario dell’edifico su cui i ragazzi stavano scrivendo.
Il 14 maggio si sono tenute proteste in tutto paese che hanno portato in piazza centinaia di studenti per chiedere la riforma del sistema scolastico. I manifestanti chiedono che il governo porti a termine le riforme promesse al sistema educativo. (Vedi Fides 29/01/2015, 19/11/2014) Il movimento studentesco cileno chiede una riforma della scuola dal 2011. Attualmente nel paese solo la scuola elementare è gratuita, tutti gli altri gradi di istruzione sono finanziati da risorse pubbliche solo al 25 per cento. Per questo la maggior parte degli studenti deve chiedere prestiti e indebitarsi per portare al termine gli studi e frequentare l’università.
(CE) (Agenzia Fides, 16/05/2015)


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