AMERICA - In America Latina uccisi 88 difensori dell’ambiente nel 2014

Tegucigalpa (Agenzia Fides) – Secondo il Rapporto dell'organizzazione internazionale Global Witness, nel 2014 sono stati registrati 88 omicidi di difensori dell’ambiente in America Latina.
Il numero di crimini contro attivisti ambientali è pari a tre quarti delle uccisioni dei leader ambientalisti di tutto il mondo, come segnala il rapporto pubblicato con il titolo: "Cuantos mas?".
Secondo il documento, pervenuto all’Agenzia Fides, “ogni settimana vengono uccise almeno due persone per aver preso posizione contro la distruzione dell'ambiente”. “Alcuni sono colpiti dalla polizia durante le proteste, altri sono assassinati da sicari. Mentre le aziende cercano nuove terre da sfruttare, ci sono sempre più persone che alla fine devono pagare in qualche modo per la loro opposizione" dice il testo.
Il rapporto indica inoltre che il 40 per cento delle vittime appartengono alla popolazione indigena.
I sostenitori ambientali uccisi erano impegnati in modo particolare nelle aree delle attività estrattive, dell’acqua, delle foreste e delle imprese agro-industriali; sempre in un contesto di "dispute per il territorio", secondo il rapporto della Global Witness.
Secondo questo documento sono 116 i morti verificati lo scorso anno in tutto il mondo: quasi il doppio del numero di giornalisti uccisi durante lo stesso periodo, con un incremento del 20% rispetto al 2013. Gli omicidi documentati hanno raggiunto una media di oltre due alla settimana.
Il Brasile guida la lista con 29 attivisti uccisi, seguito dalla Colombia con 25, Honduras 12, Perù 9, Guatemala 5, Paraguay 3, Messico 3, Ecuador e Costa Rica 1. Tuttavia, sottolinea il rapporto, non si può avere una cifra esatta degli attivisti uccisi perché molti di questi crimini "si verificano in villaggi remoti o nella giungla, dove le comunità non hanno accesso ai mezzi di comunicazione o ai media. Quindi, abbiamo il sospetto che ci siano molti più omicidi". (CE) (Agenzia Fides, 07/05/2015)