ASIA/PAKISTAN - Una donna cristiana candidata alle elezioni nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa

mercoledì, 6 maggio 2015

Islamabad (Agenzia Fides) – C’è una donna cristiana tra i candidati alle elezioni locali nella provincia pakistana di Khyber Pakhtunkhwa (nel nord del paese), fissate dalla Commissione elettorale del Pakistan per il 30 maggio. E’ la sociologa Hina Patras, 25 anni, che si presenta nel distretto della valle di Swat, noto perché in passato governato dai gruppi talebani che avevano creato un vero e proprio “stato nello stato”, imponendo la loro legge alla popolazione del territorio e chiudendo o distruggendo centinaia di scuole femminili.
Sei anni fa, le ragazze che vivevano nella valle di Swat non potevano lasciare le loro case e l’istruzione era loro vietata dai talebani. Da qui nacque la campagna per l’istruzione femminile, che ha avuto come protagonista la bambina Malala Yousafzai, insignita del premio Nobel per la pace nel 2014.
Hina Patras, rappresentante della piccola comunità cristiana di Swat, è entrata nel novero delle coraggiose persone attiviste che promuovono i diritti delle donne, dei gruppi più vulnerabili, delle minoranze religiose.
Assistente sociale di professione, nella sua esperienza si è imbattuta nei poveri e negli emarginati: “La difesa dei loro diritti e l’impegno per risolvere i loro problemi mi hanno spinto a partecipare alle elezioni: voglio servire l'umanità senza distinzione di religione e di credo” ha affermato. “Nel mio lavoro, quando incontro le comunità povere, in particolare le donne, il mio cuore si commuove. Vorrei che fossero felici e prospere, con uguali diritti”.
In particolare i cristiani nel distretto di Swat “non hanno chiese o cimiteri, sono discriminati e considerati solo per i lavori più umili, sebbene alcuni abbiano un alto grado di istruzione” racconta. Patras ha trovato il sostegno soprattutto delle donne del territorio, di tutte le comunità religiose. Nel suo programma afferma di volersi concentrare sulla violazione dei diritti delle donne “perché in quest’area sono diffuse violenza domestica, matrimoni delle minorenni, aggressioni con l’acido”. (PA) (Agenzia Fides 6/5/2015)


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