ASIA/NEPAL - Misure di prima emergenza a favore della popolazione disabile colpita dal terremoto

lunedì, 27 aprile 2015

Kathmandu (Agenzia Fides) - Il terremoto ha portato distruzione e morte tra la popolazione del Nepal e, in queste ore di incertezza, c’è un dato allarmante: il tasso di mortalità delle persone con disabilità è il doppio rispetto a quello del resto della popolazione durante le catastrofi naturali. E’ quanto appena comunicato dalla onlus CBM Italia all’Agenzia Fides. “Essere disabile in un Paese in Via di Sviluppo significa non avere un futuro. Provate a pensare quanto può essere devastante l’effetto di un terremoto nella vita di un bambino cieco o con disabilità. Il caos e il terrore provocato da un’emergenza naturale rende ancora più drammatiche le condizioni di vita di una persona disabile” ha detto Massimo Maggio, Direttore di CBM Italia Onlus.
Le persone con disabilità sono quelle esposte ai rischi più drammatici durante le emergenze e i cataclismi naturali. Hanno difficoltà a mettersi al riparo perché la maggior parte delle strutture di primo soccorso non sono accessibili. Rischiano di essere esclusi dalla catena degli aiuti umanitari e dalle tradizionali risposte di emergenza: cibo, acqua potabile e servizi sanitari. CBM è attiva in Nepal da più di 30 anni con 9 progetti su tutto il territorio: 2 cliniche oculistiche, programmi di cura e prevenzione della disabilità uditiva, programmi di Riabilitazione su Base Comunitaria. In queste ore si è unita ai soccorritori per valutare i danni e determinare i bisogni delle persone colpite. Sulla base delle informazioni raccolte fino ad oggi, al momento l’area orientale del Paese non è stata danneggiata. (AP) (27/4/2015 Agenzia Fides)


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