Roma (Agenzia Fides) - “La strategia del governo turco per impedire che si parli del Genocidio armeno sta fallendo. Per questo c'è nervosismo e le reazioni diplomatiche della Turchia sono così dure. Ma il Papa ha parlato seguendo la sua coscienza, ha ripetuto quello che già ci aveva detto due anni fa, e nessuno può pretendere di far tacere la coscienza del Papa”. Così il Patriarca di Cilicia degli Armeni cattolici, Nerses Bedros XIX, commenta in una dichiarazine rilasciata all'Agenzia Fides, le dure prese di posizione espresse dal ministero degli esteri turco per le parole sul Genocidio armeno pronunciate ieri da Papa Francesco, nel contesto della liturgia celebrata nella Basilica di San Pietro con i fedeli di rito armeno, a cento anni dal “Grande Male”.
Ho saputo - aggiunge Sua Beatitudine all’Agenzia Fides - che alcuni giornalisti turchi presenti alla liturgia hanno lasciato la Basilica quando il Papa ha citato il Genocidio armeno, per andare subito a comunicare la notizia. In un brevissimo spazio di tempo, c'erano già le prima reazioni ufficiali”.
Il Primate della Chiesa armena cattolica respinge con sdegno le letture manipolatorie che cercano di attribuire alle parole del Papa una connotazione ostile alla Turchia o addirittura al mondo musulmano: “E' del tutto evidente - nota il Patriarca Nerses Bedros - la natura strumentale di tali elucubrazioni. Il Papa non è schierato 'con' gli armeni 'contro' i turchi. Lui non è contro nessuno. Nel suo viaggio, lo scorso novembre, aveva esaltato con parole piene di riconoscenza la missione di dialogo e riconciliazione che la Turchia è chiamata a svolgere per il fatto stesso di essere una cerniera tra l’Europa e il Medio Oriente. Basta guardare le espressioni usate dal Papa per vedere che ha citato anche gli stermini provocati in Europa dal nazismo e dallo stalinismo, e quelli più recenti consumatisi ancora in Europa, in Africa e in Asia. Il suo sguardo abbraccia il mondo, lui esprime il senso di umanità che tutti dovremmo condividere. La memoria e la condanna degli orrori del passato può servire a impedire che quelle cose riaccadano, come purtroppo sta succedendo anche adesso in tante parti del mondo, a partire dal Medio Oriente”.
Proprio le parole sempre usate da Papa Francesco davanti alle sofferenze attuali delle popolazioni mediorientali rendono, secondo Sua Beatitudine Nerses Bedros, del tutto infondato ogni tentativo di attribuire alle parole del Papa valenze polemiche nei confronti dell'islam: “Papa Francesco - dichiara a Fides il Capo della Chiesa armena cattolica - pensa a tutto il mondo ed esprime la retta coscienza dell'umanità davanti alle tragedie dei conflitti e delle violenze. Lui pensa a tutti gli oppressi, ai poveri e ai malati di qualsiasi nazione e religione. Lui non ha mai separato le sofferenze dei cristiani dalle sofferenze degli altri, come dimostrano tutti i suoi pronunciamenti sui conflitti che stanno insanguinando il Medio Oriente”. (GV) (Agenzia Fides 13/4/2015).