AMERICA/BRASILE - Rapporto sui conflitti per l’acqua in Brasile: 42 mila famiglie coinvolte

mercoledì, 18 marzo 2015

Paranà (Agenzia Fides) – La Commissione Pastorale per la Terra (CPT) ha annunciato l’imminente pubblicazione del Rapporto sui conflitti per l'acqua (principalmente quella da impiegare in agricoltura) con i dati relativi all’anno 2014. Secondo alcuni dati già resi noti, l'anno scorso è stato registrato il maggior numero di conflitti a causa dell'acqua e di famiglie coinvolte negli ultimi dieci anni: sono state più di 42 mila le famiglie interessate, contando solo quelle che vivono nelle zone rurali.
Secondo la nota inviata a Fides dalla Conferenza Episcopale del Brasile, dall’anno 2005 si contano 322.508 famiglie coinvolte nei conflitti per l'acqua. Nell’anno 2014 i casi sono stati 127 con 42.815 famiglie. I calcoli del Centro di documentazione Mons. Tomas Balduino hanno stimato 214.075 persone coinvolte direttamente.
La pubblicazione presenterà anche una classifica degli stati. La zona del Parà conta 69.302 famiglie legate al conflitto, che la mette al primo posto della lista. Come è stato documentato nell'incontro per la creazione della Rete Ecclesiale Pan-Amazzonia (REPAM), tenutosi nel mese di settembre 2014, la regione soffre per la mancanza di “grandi progetti macro-economici” mentre “i governi nazionali non presentano proposte nell'ambito dell’Iniziativa Integrale delle Infrastrutture regionali del Sud America (IIRSA) e per gli impatti dei cambiamenti climatici nell’Amazzonia” come sottolineato dal documento diffuso in quella circostanza.
Per quanto riguarda la cosiddetta "crisi idrica", che colpisce gli stati del sud-est del Brasile, l'analisi stima che oltre 37 milioni di persone sono state coinvolte nei conflitti. Nonostante la mancanza di dati specifici, il rapporto indica come la conservazione dell'Amazzonia e del Cerrado (zona sud della foresta brasiliana) siano i fattori essenziali per fornire di acqua il centro-sud del Brasile.
(CE) (Agenzia Fides, 18/03/2015)


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