ASIA/LIBANO - Incontro tra rappresentanti di Hezbollah e della Chiesa maronita sull'elezione del Presidente

giovedì, 5 marzo 2015

Beirut (Agenzia Fides) - Un incontro di dialogo per affrontare il nodo della mancata elezione del Presidente della Repubblica libanese ha riunito martedì 3 marzo rappresentanti del Patriarcato maronita e del Partito sciita di Hezbollah. L'incontro si è svolto nella periferia sud di Beirut, e ha coinvolto il Vescovo Samir Mazloum e l'ex leader della Lega Maronita, Hareth Shehab, per la parte cristiana maronita, mentre Hezbollah era rappresetnato da Mahmoud al-Qmati e Mustafa al-Hajj Ali.
Durante i colloqui – riportano le fonti libanesi – sono stati analizzati gli effetti negativi che la mancata elezione del Presidente sta avendo su tutta l'attività istituzionale del Paese. Il Libano è formalmente senza Presidente dal 25 maggio 2014. Nel delicato sistema istituzionale libanese la carica di Capo dello Stato spetta a un cristiano maronita, ma i leader politici maroniti presenti nei due blocchi politici che dominano la vita politica del Paese – a cominciare da Michel Aoun e Samir Geagea – non trovano un accordo sul nome su cui far convergere i voti dei parlamentari.
La prossima sessione parlamentare per verificare se le cose si sono sbloccate è fissata per l’11 marzo. Ma tutti gli osservatori danno già per certo che anche quella seduta non produrrà effetto per mancanza di numero legale. Fonti vicine al Patriarcato maronita, contattate dall'Agenzia Fides, confidano nella possibilità che anche la questione dell'elezione presidenziale libanese possa arrivare a soluzione per “effetto collaterale” dell'accordo sull'energia nucleare che l'Iran si appresta a sottoscrivere con il gruppo dei “5+1” (Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, Usa+Germania). (GV) (Agenzia Fides 5/3/2015).


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