ASIA/MALAYSIA - Per fermare l’influenza dell’IS, una nuova legge antiterrorismo

martedì, 3 marzo 2015

Kuala Lumpur (Agenzia Fides) – Lo Stato Islamico (IS), il gruppo estremista che miete vittime in Medio Oriente, fa paura anche nel Sudest asiatico. In un paese musulmano come la Malaysia, il governo ha redatto un nuovo disegno di legge anti-terrorismo che sarà presentato in Parlamento nel mese di marzo e includerà disposizioni che consentono la detenzione senza processo e controlli più severi anche dei dati che viaggiano via web.
Come appreso da Fides, la nuova legge, se approvata, istituirà uno speciale Comitato che può disporre il fermo e l’arresto di una persona sospetta per un periodo fino a due anni. Inoltre i movimenti dei cittadini potranno essere monitorati con maggiore attenzione: le disposizioni mirano ad aumentare i controlli preventivi.
Secondo alcuni attivisti ed avvocati, la nuova legge limiterebbe ulteriormente le libertà personali. “Sono già in vigore leggi che permettono al governo di impedire alla gente di lasciare il paese per unirsi a gruppi terroristici” ha detto Andrew Khoo, che dirige il Comitato per i diritti umani del Consiglio degli avvocati malaysiani.
A partire dall’aprile 2014, la polizia malaysiana ha arrestato almeno 36 cittadini sospettati di militanza terrorista, che sono stati in Siria e in Iraq a fianco dei gruppi combattenti. Lo scorso anno il governo malaysiano ha presentato un “Libro bianco sul terrorismo” affermando l’urgenza di intervenire a livello legislativo e operativo “per contenere l'influenza dello Stato islamico (IS) in Malaysia”. Il progetto di legge è la risposta a questa minaccia. La Malaysia è un paese che ha una popolazione al 64% musulmana. (PA) (Agenzia Fides 3/3/2015)


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