AMERICA/VENEZUELA - Sospese le lezioni nelle Università del Tachira, false accuse all’Università cattolica

martedì, 3 marzo 2015

Táchira (Agenzia Fides) – Sospese fino a nuovo ordine le lezioni presso la Universidad Nacional Experimental del Tachira (UNET), la Universidad de Los Andes (ULA) sede di Táchira e la Università Cattolica di Táchira (UCAT), in seguito agli scontri tra studenti e forze dell'ordine avvenuti nello stato venezuelano la scorsa settimana, durante i quali è morto lo studente Kluiverth Roa di 14 anni (vedi Fides 25/02/2015).
Dalla scorsa settimana un gruppo di giovani si è barricato all’interno della ULA dopo i gravi scontri con la polizia e le forze militari che hanno lasciato 23 feriti, secondo Reinaldo Manrique, presidente del Centro Studenti, il quale ha informato che gli studenti rimangono all'interno del campus "per evitare che l'istituto venga dato alle fiamme".
L’UCAT si è pronunciata con una dichiarazione che "condanna fermamente l'assassinio dello studente Kluiverth Roa e si mostra solidale con il dolore sofferto dalla sua famiglia". Il comunicato, inviato a Fides dal Rettore dell'UCAT, padre Javier Yonekura, sottolinea che "le aule accolgono solo studenti e insegnanti impegnati nel lavoro scientifico" e “le dichiarazioni circolate contro l'UCAT sono infondate e non sono coerenti con la missione e il lavoro di un'istituzione che ospita al suo interno più di diecimila persone… il cui unico scopo è di formare nuovi professionisti per il bene comune di Tachira e del Venezuela". Nei giorni scorsi infatti l’UCAT è stata accusata dai mass media, governativi e non, di sostenere e di appoggiare i movimenti studenteschi di rivolta.
Il comunicato dell’UCAT ricorda, sulla base delle verità fondamentali della fede professate: “abbiamo chiesto di rispettare la dignità umana e i diritti di tutte le persone, nelle loro manifestazioni individuali e comunitarie". Il testo si conclude con le parole pronunciate da Papa Francesco all’Angelus di domenica 1 marzo, in cui esorta tutti “al rifiuto della violenza e al rispetto della dignità di ogni persona e della sacralità della vita umana”.
(CE) (Agenzia Fides, 03/03/2015)


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