AMERICA/VENEZUELA - Cresce la tensione nella capitale, il Card. Urosa denuncia l’omicidio di 3 studenti

martedì, 24 febbraio 2015

Caracas (Agenzia Fides) – L'Arcivescovo di Caracas, il Card. Jorge Urosa Savino, ha denunciato la morte di tre giovani avvenuta nello stato venezuelano di Táchira. Lo ha fatto al termine della VI Marcia Giovanile Arcidiocesana, che si è svolta domenica 22 febbraio e alla quale hanno partecipato centinaia di giovani di Caracas.
“Due di loro erano scomparsi, e sono stati ritrovati morti con segni di colpi d'arma da fuoco” ha detto riguardo agli studenti universitari José Daniel Pinto (20) e Alejandro Garcia (22) che, secondo informazioni d'agenzia, presumibilmente erano stati arrestati dalla polizia. "Un terzo, che era scomparso due o tre giorni fa, è stato ritrovato anche lui morto, con una pallottola in testa" ha aggiunto l’Arcivescovo.
Il Cardinale Urosa Savino ha anche denunciato che nessun rappresentante della Chiesa cattolica ha potuto visitare tre studenti universitari (Lorent Saleh, Gerardo Carrero e Gabriel Valles) detenuti presso il posto di polizia di Sebin, a Caracas. "Recentemente il Vescovo José Trinidad Fernández, Ausiliare di Caracas, è andato al Sebin per provare a fare visita a questi giovani, ma gli è stato negato l'ingresso" ha detto il Cardinale. "Ma noi insisteremo ancora, perché crediamo che non ci sia nessuna regola che impedisca ai ragazzi di ricevere visite" ha aggiunto. Quindi ha proseguito: "il Venezuela non dovrebbe essere segnalato, come invece accade, per gli abusi nel trattamento o peggio, nel maltrattamento dei prigionieri, in particolare di questi ragazzi che sono prigionieri politici".
La popolazione del Venezuela, in particolar modo di Caracas, vive ancora in uno stato di forte tensione dopo l’arresto del sindaco della capitale accusato di essere golpista (vedi Fides 20/02/2015). La popolazione, secondo fonti di Fides in Venezuela, vuole un accordo nazionale per un governo di transizione, al fine di affrontare la grave crisi economica che attraversa il paese, ma il Presidente Maduro continua a non ascoltare questa richiesta.
(CE) (Agenzia Fides, 24/02/2015)


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