AFRICA/SUD SUDAN - Nuovo appello dei leader cristiani: il 2015 diventi l’anno della pace in Sud Sudan

sabato, 7 febbraio 2015

Juba (Agenzia Fides) -Mentre ad Addis Abeba continuano i colloqui di pace tra le fazioni in lotta in Sud Sudan, i leader religiosi cristiani hanno lanciato un nuovo appello per la pacificazione del Paese, durante un incontro ecumenico di preghiera che si è tenuto nella città di Leeer, nello Stato di Unity, uno dei tre Stati che più ha subito le drammatiche conseguenze della guerra civile.
“È necessaria una preghiera particolare per i colloqui di pace che si svolgono ad Addis Abeba, capitale dell’Etiopia. Con una sola voce tutti i partecipanti all’incontro di preghiera implorano Dio perché il 2015 diventi l’anno della pace in Sud Sudan” hanno affermato i leader cattolici, episcopali, presbiteriani ed evangelici, secondo le informazioni pervenute a Fides.
I leader cristiani si sono rivolti ai giovani perché lavorino per la pace, respingendo l’ideologia tribale che alimenta i conflitti che lacerano il giovane Stato. Ci sono infatti diversi conflitti di origine tribale accanto allo scontro principale tra le due ali dell’SPLM (Movimento di Liberazione del Popolo Sudanese, il partito al potere) che insanguinano il Paese.
Le comunità cristiane chiedono da tempo di poter giocare un ruolo maggiore nella mediazione tra le parti in conflitto. La guerra civile è scoppiata nel dicembre 2013, quando la fazione dell’SPLM del Presidente Salva Kiir ha accusato gli uomini fedeli all’ex Vice Presidente Riek Machar di un tentativo di golpe. Il 2 febbraio le due parti hanno firmato un’intesa per il cessate il fuoco, ma non è stato ancora raggiunto un accordo di pace definitivo.
Il conflitto ha creato circa 2 milioni di sfollati ed enormi distruzioni soprattutto per quel che concerne la produzione agricola, al punto che si teme che se il conflitto non verrà a cessare al più presto c’è il serio rischio di una carestia. (L.M.) (Agenzia Fides 7/2/2015)


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