AFRICA/NIGERIA - “Se Maiduguri dovesse cadere nelle mani di Boko Haram sarebbe un disastro per tutta l’Africa”

giovedì, 5 febbraio 2015

Abuja (Agenzia Fides) - “Se Maiduguri dovesse cadere nelle mani di Boko Haram sarebbe un disastro per tutta l’Africa” dice all’Agenzia Fides p. Gideon Obasogie, responsabile delle comunicazioni sociale della diocesi di Maiduguri, la capitale dello Stato di Borno, nella Nigeria nord-orientale, fatto oggetto nei giorni scorsi di più tentativi d’assalto da parte della setta islamista (vedi Fides 2/2/2015).
“Maiduguri è una capitale statale e sede del governo locale, con tutte le sue strutture, con un’alta concentrazione della popolazione dello Stato di Borno, ed è il centro commerciale nevralgico del nord-est” spiega p. Obasogie. “Se la città dovesse cadere, una parte dei cittadini potrebbe finire per radicalizzarsi e i terroristi avrebbero ancora più reclute. Maiduguri diverrebbe per Boko Haram una roccaforte dalla quale lanciarsi in ulteriori conquiste negli Stati di Yobe, Bauchi, Adamawa e Gombe. Infine, se Maiduguri dovesse cadere nelle loro mani, i militanti di Boko Haram controllerebbero un aeroporto e la base della 7ma divisione. Questo sarebbe uno sviluppo della situazione molto pericoloso per la Nigeria e potenzialmente per tutta l’Africa” sottolinea ancora il sacerdote. “Finora - afferma p. Obasogie - i militanti hanno conquistato e occupato cittadine e villaggi vicino a Maiduguri”.
Il sacerdote descrive così la situazione nella capitale dello Stato di Borno: “Con la recente ondata di attacchi, la tensione è salita, mentre si stanno avvicinando le elezioni di febbraio, facendo sì che ogni sorta di personalità si presenti in città, facendo promesse per ottenere il voto dei cittadini”.
“I cittadini di Maiduguri tendono ad evitare le aree affollate per paura di attacchi terroristici, e i seggi elettorali non fanno eccezione, a meno che la sicurezza degli elettori non sia garantita. Se qualcuno vuole il nostro voto, la nostra sicurezza deve essere garantita” conclude p. Obasogie. (L.M.) (Agenzia Fides 5/2/2015)


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