ASIA/GIORDANIA - Ministro giordano: le vignette contro Maometto non hanno nulla a che vedere con il cristianesimo

martedì, 3 febbraio 2015

Amman (Agenzia Fides) - Le azioni terroristiche dello Stato islamico (IS) “non hanno nulla a che fare con l'Islam”, così come “le vignette satiriche sul profeta Maometto non hanno nulla a che fare con il cristianesimo, e le politiche sioniste perseguite dai coloni non hanno nulla a che fare con la religione ebraica”. Così il Ministro giordano per gli affari religiosi, Hayel Dawoud, ha voluto marcare con un paragone efficace e suggestivo la distanza incolmabile che separa le religioni e le fedi abramitiche da manipolazioni e ideologie violente e intolleranti, che usano in maniera ideologica e fuorviante i riferimenti a parole e contenuti religiosi.
Il suo intervento, ripreso dal sito abouna.org, è stato pronunciato ad Amman lunedì 2 febbraio nel quadro della Conferenza su “Amore e perdono”, il meeting inter-religioso sponsorizzato dal Royal Institute for Inter-Faith Studies in Giordania e dall'Istituto Salam per la Giustizia e la Pace a Washington. Le parole di Dawoud hanno implicitamente puntato il dito sulla folle assurdità degli attacchi a chiese e ad obiettivi cristiani, che in varie parti del mondo sono stati realizzati come rappresaglia alle nuove vignette su Maometto pubblicate da Charlie Hebdo, la rivista francese che aveva più volte diffuso disegni brutalmente blasfemi e offensivi anche nei confronti della fede cristiana. Secondo il ministro giordano, la tolleranza e l'attitudine al perdono sono promossi e sostenuti da tutte e tre le religioni abramitiche, e “i seguaci di queste religioni, che rifiutano questi concetti, provocano vergogna e scandalo per la loro stessa religione”.
Alla conferenza di due giorni ospitata nella capitale giordana partecipano accademici, religiosi, giornalisti e operatori sociali provenienti da Giordania, Palestina, Egitto, Sudan, Libano e Stati Uniti. (GV) (Agenzia Fides 3/2/2015).


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