AMERICA/CILE - “Abbiamo perso una grande opportunità”: critiche alla legge sulla pubblica istruzione

giovedì, 29 gennaio 2015

Temuco (Agenzia Fides) – La Conferenza Episcopale del Cile, attraverso la sua Commissione per l'Istruzione, si rammarica che la nuova legge sulla Pubblica Istruzione recentemente approvata dal Congresso, non affronti i temi connessi alle sovvenzioni statali e alla qualità dell'istruzione, che erano i motivi principali In una dichiarazione, pervenuta a Fides, che è stata rilasciata il 28 gennaio, il Vescovo di Temuco e Presidente della Commissione, Mons. Héctor Vargas, commenta: "forse ciò è accaduto perché non c'erano gli spazi necessari per una riflessione seria e profonda sulla natura, i principi e i valori di una vera educazione".
A questo proposito, il Vescovo ha espresso forti dubbi “sul fatto che questa legge possa contribuire in modo sostanziale a migliorare l'istruzione pubblica cilena. Crediamo che il paese ha perso una grande opportunità in questo senso". Mons Vargas ricorda che fin dall'inizio della discussione sulla riforma educativa, la Chiesa si è dimostrata disponibile ad impegnarsi con forza "nella costruzione di una educazione più giusta, inclusiva e con reali possibilità per tutti i bambini e i giovani, soprattutto i più poveri".
La Commissione episcopale per l’Istruzione ritiene che "anche se insufficienti, ci sono stati comunque progressi e modifiche nel testo legislativo”. La nota si conclude con un auspicio: “Ci auguriamo che nel successivo regolamento di attuazione e nelle eventuali future revisioni, i principi di una vera educazione, la libertà e i diritti inalienabili, vengano salvaguardati. E' ciò che noi Vescovi cattolici abbiamo affermato nel documento ‘La Educación que queremos para Chile’ del novembre 2014" (vedi Fides 19/11/2014).
(CE) (Agenzia Fides, 29/01/2015)


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