ASIA/MYANMAR - No all’impunità per lo stupro e l’omicidio delle donne Kachin

venerdì, 23 gennaio 2015

Yangon (Agenzia Fides) – Ha suscitato indignazione e amarezza il grave episodio dello stupro e omicidio di due donne cristiane di etnia Kachin, avvenuto nel complesso di una chiesa battista, nella notte del 19 gennaio. I cristiani locali e Ong come “Christian Solidarity Worldwide” (CSW) hanno condannato l’accaduto chiedendo al governo birmano di “cessare immediatamente le sue offensive militari e di trovare i colpevoli”.
Le due donne, Maran Lu Ra, 20 anni, e Tangbau Hkawn Nan Tsin, 21, erano insegnanti giunte dalla città di Myitkyina, e stavano lavorando per conto della “Kachin Baptist Convention” come volontarie insegnanti nel villaggio di Shabuk-Kaunghka nello stato Shan, nel nord-est del Myanmar. Sono state aggredite durante la notte del 19 gennaio da soldati dell'esercito birmano, violentate e uccise. Secondo una nota invita a Fides da CSW, “le truppe dell'esercito birmano sono giunte all’improvviso nel compund della chiesa, dove le ragazze dormivano. Gli abitanti del villaggio vicino hanno sentito le ragazze urlare e, quando sono sopraggiunti, hanno assistito alla scena della barbara violenza di gruppo e dell’assassinio”. L’accaduto è stato prontamente denunciato alla polizia Birmana in questo settore, ma nessun provvedimento è stato preso. Le violenze perpetrate dai militari a danno della popolazione civile restano sovente impunite.
La “Kachin Women Association of Thailand” ha documentato oltre 70 casi di stupro di gruppo a danno della popolazione Kachin, perpetrati dai militari birmani, dopo che, nel giugno 2011, l’esercito ha interrotto il cessate il fuoco, che durava da 17 anni, con il Kachin Independence Army (KIA). Lo scorso anno la “Women’s League of Burma” ha pubblicato il rapporto “Se avessero speranza, avrebbero parlato”, che documenta 118 casi di stupri compiuti da soldati dell’esercito birmano dal 2010. Il governo della Birmania ha firmato una dichiarazione in cui si impegna a porre fine alla violenza sessuale, ma ha omesso di attuare tali disposizioni.
La nota di CSW conclude: “Questo tragico episodio è un altro esempio delle continue, gravi violazioni dei diritti umani che tuttora avvengono in Birmania, e dell’impunità di cui godono i militari. Chiediamo al governo della Birmania a porre fine alla guerra contro il popolo Kachin e impegnarsi per il dialogo politico e per il processo di pace”.
Quello con i kachin è uno dei micro-conflitti civili che il governo birmano ha avviato nei confronti delle minoranze etniche. (PA) (Agenzia Fides 23/1/2015)


Condividi: