AMERICA/MESSICO - I Vescovi di Guerrero apprezzano la buona volontà dell’esercito e si offrono per il dialogo

venerdì, 16 gennaio 2015

Acapulco (Agenzia Fides) – I Vescovi delle quattro diocesi della zona di Guerrero hanno giudicato positivamente la decisione dell’esercito di dare libero accesso alle strutture militari alle famiglie che cercano i 42 studenti scomparsi ad Iguala (vedi Fides 10/10/2014), perché abbandonino l'idea che l'esercito sia coinvolto in questi tragici eventi.
La nota pervenuta da una fonte locale all’Agenzia Fides segnala la conferenza stampa tenuta ieri, 15 gennaio, dai Vescovi delle quattro diocesi di Guerrero: Mons. Carlos Garfias Merlos (Acapulco), Mons. Alejo Zavala Castro (Chilpancingo-Chilapa), Mons. Dagoberto Sosa Arriaga (Tlapa) e Maximino Martínez Miranda (Ciudad Altamirano).
"Non c'è dubbio che questo gesto aiuterà a eliminare la sfiducia che alcuni gruppi sociali hanno verso l'esercito messicano. E’ un gesto di buona volontà, e dobbiamo capire che c'è l'intenzione di ridarci la fiducia verso i nostri soldati" ha detto l'Arcivescovo di Acapulco, Mons. Carlos Garfias Merlos.
Secondo dati raccolti da Fides, alcuni gruppi avevano accusato l’esercito di complicità nella scomparsa degli studenti. La ricerca dei giovani, per molti ormai purtroppo inutile, è ancora viva nei gruppi vicini ai familiari degli studenti. I quattro Vescovi di Guerrero hanno riconosciuto che c'è nella zona una crisi sociale e politica che coinvolge tutti. A questo proposito si sono offerti per stabilire un dialogo aperto, trasparente e inclusivo tra tutti i gruppi ed i rappresentanti del governo federale e statale, al fine di superare la crisi nella zona. (CE) (Agenzia Fides, 16/01/2015)


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