AMERICA/ARGENTINA - “Senza chiamata, senza ascolto, senza docilità non c’è missione”: Anno vocazionale a Reconquista

sabato, 20 dicembre 2014

Reconquista (Agenzia Fides) – “Senza chiamata, senza ascolto, senza docilità non c’è missione. Non c’è una Chiesa in uscita. Non c’è chi annuncia la gioia del Vangelo. Siamo in cammino, con l'ardente desiderio di essere una Chiesa aperta e missionaria, profetica e al servizio. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo tornare alle fonti, o meglio, all'unica fonte di acqua fresca e sicura: Gesù Cristo”. Lo scrive il Vescovo di Reconquista, Sua Ecc. Mons. Angel José Macin, nella lettera pastorale con cui indice per il 2015 un “Anno Vocazionale Diocesano” che avrà inizio nella solennità di San Giuseppe, Patrono della diocesi, il 19 marzo, e si concluderà il 27 dicembre, con la festa di San Giovanni evangelista, compatrono di questa Chiesa locale.
L’Anno Vocazionale Diocesano rientra nel quadro più universale dell'anno dedicato alla Vita Consacrata, ricorda il Vescovo, sottolineando che può essere l'occasione opportuna “per riscoprire più profondamente il luogo che occupa la vita consacrata nella Chiesa e qual è il suo contributo alla vita diocesana”. Inoltre si colloca in un tempo particolare per le famiglie, poste al centro della preoccupazione della Chiesa con la celebrazione di due Assemblee del Sinodo dei Vescovi. “Credo che stiamo vivendo un tempo più che opportuno per interrogarci sul progetto di Dio per la famiglia” scrive Mons. Macin, il quale ricorda che “la famiglia è anche lo spazio dove i bambini e i giovani sono formati ad una cultura vocazionale”.
Incoraggiando i giovani a chiedersi cosa Dio voglia da loro, il Vescovo di Reconquista li esorta: “non fatevi ingannare da innumerevoli voci che sostengono che il sacerdozio è in estinzione o non vale la pena prenderlo in considerazione, perché si tratta di un cammino di frustrazione e amarezza. Con semplicità di cuore, guardate piuttosto a quelle figure sacerdotali luminose, che pur in mezzo ai loro limiti e debolezze, vivono la gioia della loro condizione di ministri del Signore”. (SL) (Agenzia Fides 20/12/2014)


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