AMERICA/PERU’ - Cambiamenti climatici: i cristiani in difesa dei più deboli e delle loro sofferenze

martedì, 16 dicembre 2014

Lima (Agenzia Fides) – Dopo due settimane di intensi negoziati nell’ambito della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, Cop20, (vedi Fides 03/12/2014), svoltasi a Lima (Perù) dall’1 al 12 dicembre, i 196 paesi partecipanti hanno approvato il documento “Appello da Lima per l’azione sui cambiamenti climatici”. Dopo una forte resistenza da parte dei paesi più ricchi, considerati quelli più inquinanti del pianeta, la bozza che dovrebbe diventare un accordo globale che sarà firmato nel 2015, durante la Cop21 che si terrà a Parigi (Francia), è stato ratificato, senza proposte concrete.
La nota inviata all’Agenzia Fides dalla Conferenza Episcopale Peruviana riporta la dichiarazione congiunta dei Vescovi di diversi continenti (America, Asia, Africa e Europa) che erano presenti all'incontro. "Fedeli all'opzione evangelica per i poveri, lavoriamo a stretto contatto con le comunità più vulnerabili ed escluse, e non possiamo essere ignari dei problemi climatici che le interessano. Il nostro messaggio ai leader del mondo e a tutte le persone di buona volontà si basa sull'esperienza e sulla sofferenza delle comunità povere” si legge nelle prime righe del documento.
La dichiarazione è un appello a riconoscere l'importanza di coinvolgere tutti nella difesa del Creato, ed a considerare temi come cambio climatico, giustizia climatica, dimensione etica del cambio, modelli di sviluppo, per proporre punti concreti per l'azione.(CE) (Agenzia Fides, 16/12/2014)


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