AMERICA/PARAGUAY - Novena alla Vergine di Caacupé, occasione per riflettere sui diritti degli indifesi e sulle responsabilità dei politici

lunedì, 1 dicembre 2014

Caacupé (Agenzia Fides) – Sua Ecc. Mons. Lucio Alfert, O.M.I., Vescovo del Vicariato apostolico di Pilcomayo (Paraguay), ha celebrato ieri, 30 novembre, prima domenica di Avvento, la Messa nella Basilica di Caacupé, per il terzo giorno della novena in preparazione alla festa della Vergine, patrona del Paraguay. Durante la sua omelia, il Vescovo ha parlato energicamente della situazione delle popolazioni indigene, che sono discriminate ed escluse dalle proprie terre, mentre in passato perfino la capitale e l'area metropolitana appartenevano a loro. Ha espresso quindi il suo profondo rammarico perché i nativi che arrivano nella capitale cadono spesso nella tossicodipendenza e sono sfruttati sessualmente.
Riferendosi al ruolo dei governanti, Mons. Alfert ha detto: "a volte ho l'impressione che sono pochi i politici e i funzionari che amano la patria e il popolo". Ha poi ricordato che le autorità sono state scelte per servire il popolo: "il carisma di un vero politico è quello di essere un servitore del popolo". Dio ha distribuito doni e capacità a tutti, anche ai politici, ma “costoro non li usano per servire il popolo, ma per sfruttare e servirsi del popolo". Alla fine, riferendosi alla corruzione dilagante, ha chiesto: "Quando vedremo un politico santo?".
La devozione alla Madonna di Caacupé ha origine nel 1600, quando un indigeno guaranì lavorò sul legno una immagine della Madonna. La devozione popolare con il passare degli anni ha fatto crescere la fama del Santuario dedicato alla Madonna di Caacupé, che è diventato il più frequentato della nazione. La festa principale, l’8 dicembre, è preceduta dalla novena durante la quale gruppi di pellegrini provenienti da tutto il paese si recano al Santuario con i loro Vescovi. (CE) (Agenzia Fides, 01/12/2014)


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