AFRICA/SIERRA LEONE - Ebola: per paura del contagio la gente non va più in ospedale e preferisce morire a casa

sabato, 8 novembre 2014

Pujehun (Agenzia Fides) - Dopo la messa in sicurezza dell’ospedale di Pujehun, la costruzione di un centro di isolamento nell’area di Zimmi, focolaio dell’epidemia nel distretto, la formazione di oltre 300 centri impegnati nel tracciamento dei casi e nella ricerca dei sospetti capanna per capanna, villaggio per villaggio, Medici con l’Africa Cuamm continua a sostenere la lotta contro l’ebola con la costruzione di un nuovo centro di isolamento, a 5 chilometri dall’ospedale. “Una sfida logistica immensa che serve psicologicamente a tutti i lavoratori locali, per portare la gestione dei casi sospetti fuori città” si legge in un comunicato degli operatori del Cuamm impegnati sul campo, inviato all’Agenzia Fides.
Il nuovo centro di isolamento “serve per vincere la paura della gente, che non va più in ospedale per timore del contagio e preferisce morire a casa” continuano gli operatori. “Non c’era acqua nelle vicinanze, il terreno era impervio ed irregolare. Ma con la mediazione delle autorità locali l’area è stata livellata con un caterpillar e siamo partiti con i lavori. È stata anche affittata una casa nelle vicinanze che stiamo ristrutturando e che sarà adibita ad alloggio per lo staff.” Il team del Cuamm sul campo si rafforzerà presto con l’arrivo di un’infermiera previsto nei prossimi giorni. (AP) (8/11/2014 Agenzia Fides)


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