AFRICA/BURUNDI - “Noi Burundesi che abbiamo tanto sofferto, crediamo molto al valore redentore della sofferenza”: messaggio di solidarietà a Giovanni Paolo II dal Burundi dove oltre 300mila persone sono morte nella guerra civile dal 1993 ad oggi

giovedì, 31 marzo 2005

Bujumbura (Agenzia Fides)-“Noi Burundesi che abbiamo tanto sofferto, crediamo molto al valore redentore della sofferenza. Siamo uniti al nostro caro Papa Giovanni Paolo II nella sua sofferenza odierna. Ci ricordiamo con gratitudine la sua bella visita apostolica nel nostro paese nel 1990. che Dio gli doni il conforto necessario nella sua sofferenza. Questa è la nostra preghiera per lui”. È il messaggio giunto all’Agenzia Fides di mons. Gervais Banshimiyubusa Vescovo di Ngozi, in Burundi, che testimonia l’affetto per il Santo Padre da parte di tutti i burundesi, un popolo che purtroppo conosce bene la sofferenza, sperimentandola tutti i giorni da quando nel 1993 è scoppiata la guerra civile.
Il Vescovo Banshimiyubusa ringrazia Giovanni Paolo II per la Lettera del Santo Padre ai sacerdoti in occasione del Giovedì Santo: “Con i preti della mia diocesi abbiamo meditato la Lettera, durante la Messa Crismale. Dopo la celebrazione, ciascun prete è partito con una copia della Lettera per continuare la meditazione personalmente e con i fedeli, nel corso dell’anno dell’Eucaristia”. (L.M.) (Agenzia Fides 31/3/2005 righe 13 parole 137)


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