AFRICA/NIGER - “L’esempio di Abramo porti frutti di rispetto reciproco”: messaggio dei Vescovi alla comunità musulmana

giovedì, 2 ottobre 2014

Niamey (Agenzia Fides) - “Nel momento in cui degli usurpatori del nome di Dio sono inghiottiti nell'orrore del terrore, rivolgiamo pressanti preghiere perché attraverso l’esempio di Abramo, che si lascia guidare umilmente dalla volontà di Dio, siano distolte le loro armi e il loro odio per un sacrificio che piaccia veramente a Dio”: così scrivono i Vescovi del Niger nel loro messaggio alla comunità musulmana in occasione della festa di Tabaski, come è chiamata in alcuni Paesi africani l’Aid El Adha (“festa del sacrificio”), la più importante ricorrenza musulmana che ricorda la sottomissione di Ibrahim (Abramo) a Dio, accettando di sacrificare il suo unico figlio.
In questo modo i Vescovi del Niger fanno eco a quanto detto da Papa Francesco nell’incontro con le autorità nel suo recente viaggio in Albania “Nessuno pensi di poter farsi scudo di Dio mentre progetta e compie atti di violenza e sopraffazione! Nessuno prenda a pretesto la religione per le proprie azioni contrarie alla dignità dell’uomo e ai suoi diritti fondamentali, in primo luogo quello alla vita ed alla libertà religiosa di tutti!”.
“Le feste religiose musulmane, cristiane o di altre fedi, sono sempre occasioni propizie per riavvicinarci a Dio che ci ricolma abbondantemente di grazie quando queste feste sono celebrate nell’amicizia e nella fraternità” recita il messaggio inviato all’Agenzia Fides che sottolinea come questa festa “riavvicina musulmani e cristiani perché ci collega al nostro comune antenato. Abramo, il Padre di Credenti”. Il messaggio si conclude auspicando che questa “linfa comune che irriga la nostra vita di credenti, favorisca il nostro rapporto quotidiano producendo frutti di tolleranza e rispetto reciproco”. (L.M.) (Agenzia Fides 2/10/2014)


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