ASIA/INDIA - La Giornata dei Missionari Martiri per eliminare pregiudizi e dare ai cristiani in India la forza di testimoniare

giovedì, 31 marzo 2005

Goa (Agenzia Fides) - In un contesto come quello indiano in cui continuano a verificarsi episodi di violenza anti-cristiana, si è celebrata la “felice coincidenza” del 24 marzo, Giornata dei Missionari Martiri e anche, nell’anno 2005, giorno del Giovedì Santo. E’ stata una giornata in cui la Chiesa indiana ha fatto memoria dei sacerdoti e religiosi indiani che hanno dato la vita per il Vangelo e si sono sacrificati per la giustizia e la pace: è quanto sottolinea un intervento del Redentorista p. Desmond De Sousa, pubblicato su SarNews, servizio informativo della Conferenza Episcopale Indiana. Il testo parla del tema di riflessione indicato per la Giornata del 2005, “Pane spezzato per gli altri”, ricorda le origini della celebrazione e riporta passi del discorso che Giovani Paolo II fece in India nella sua visita del 1986. Riportando alla memoria comune le esperienze di alcuni martiri indiani come Suor Rani Maria, uccisa in Madhya Pradesh nel 1995 e P. A Thomas, assassinato nel 1997, p. De Sousa afferma: “La memoria di quanti hanno dato la vita per gli altri, specialmente per i più poveri, è una memoria che disturba i nostri stereotipi e pregiudizi. Celebrare questa Giornata serve per noi ad esser pronti a difendere i valori per cui i martiri hanno dato la vita e fare la nostra parte”. La Giornata è stata celebrata in India in parrocchie, comunità religiose, seminari, associazioni. (PA) (Agenzia Fides 31/3/2005 righe 18 parole 189)


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