OCEANIA/AUSTRALIA - Pronta risposta della Caritas Australia per l’assistenza alle vittime del terremoto di Nias

mercoledì, 30 marzo 2005

Sydney (Agenzia Fides) - La mobilitazione è stata tempestiva e immediata: come è accaduto all’indomani dello tsunami del 26 dicembre scorso, anche per il terremoto che ha colpito l’isola di Nias il 28 marzo la risposta della Caritas Australia non si è fatta attendere. L’intervento umanitario, per enti e organizzazioni non governative australiane, che si trovano più vicine all’area del disastro rispetto ad altre associazioni internazionali, è stato quello più efficace nel breve periodo, per portare gli aiuti fondamentali di cibo, acqua e medicine, necessari nei primi giorni dopo la catastrofe.
Un team medico della Caritas Australia è in procinto di recarsi sull’isola di Nias per mettere in atto un programma di aiuti sanitari con ospedali da campo, distribuzione di medicinali, purificazione e potabilizzazione delle acque. La Caritas sta operando in coordinamento con l’organizzazione della Conferenza Episcopale Americana "Catholic Relief Service" e con il "Jesuit Refugees Service", servizio dei Gesuiti per i rifugiati, molto attivo in Indonesia e già presente in loco da molti anni.
In occasione dello tsunami del 26 dicembre la Caritas ha lanciato una raccolta straordinaria di fondi che ha raggiunto in pochi giorni 4 milioni di dollari. Con l’inizio della Quaresima, è stato poi lanciato il “Progetto Compassione”, che ha coinvolto tutte le diocesi australiane. Tutti i fedeli cattolici, e anche molti non credenti, hanno risposto con generosità e impegno: l’ammontare raccolto è salito a 12 milioni di dollari, utilizzati per progetti in Indonesia, Sri Lanka, India per fornire aiuti umanitari ma anche per progetti di ricostruzione. La Caritas Australia inoltre sostiene iniziative di assistenza e cooperazione in Sudan, Timor Est, Cambogia e altri paesi.
(PA) (Agenzia Fides 30/3/2005 righe 28 parole 289)


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