AFRICA/CONGO RD - Offensiva contro l’ADF-Nalu; la società civile: “agire per liberare i 600 ostaggi detenuti dal gruppo”

martedì, 26 agosto 2014

Kinshasa (Agenzia Fides)- Il Coordinamento della Società Civile del Nord Kivu in una nota inviata all’Agenzia Fides, “si felicita per i risultati finora conseguiti dalle forze armate della Repubblica Democratica del Congo nella caccia ai ribelli ugandesi dell’ADF-Nalu”. L’ADF-Nalu è un gruppo di guerriglia nato dall’unione di due precedenti movimenti che si battono contro il governo ugandese, l’Allied Democratic Forces e il National Army for the Liberation of Uganda.
L’ADF-Nalu in realtà più che combattere in territorio ugandese contro l’esercito di Kampala, si è insediato da tempo nel Nord-Kivu congolese e, analogamente ad altri gruppi simili presenti nell’est della RDC, si dedica al taglieggiamento della popolazione civile e allo sfruttamento illegale delle risorse naturali congolesi. La nota ricorda che i guerriglieri “detengono più di 600 ostaggi” e chiede, ora che sono stati indeboliti e isolati dalle loro zone di rifornimento, di intensificare le operazione per portare alla liberazione delle persone rapite. Tra queste vi sarebbero i 3 padri assunzionisti (Agostiniani dell’Assunzione) di nazionalità congolese, Jean-Pierre Ndulani, Anselme Wasikundi e Edmond Bamutute, scomparsi la sera del 19 ottobre 2012 nella loro parrocchia Notre-Dame des Pauvres di Mbau, a 22 km da Beni (vedi Fides 22/10/2012).
Di recente era stata diffusa la notizia della loro uccisione perché “si sarebbero rifiutati di convertirsi all’islam integralista dei terroristi dell’ADF-Nalu” (vedi Fides 8/7/2014). Una notizia che non ha finora trovata conferma. (L.M.) (Agenzia Fides 26/8/2014)


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